Poveri di Murray

Te lo ricordi Murray? Da diverse settimane ci chiediamo se Sir Andrew Barron Murray tornerà ancora nell’olimpo del tennis. E’ ormai più di un anno che è uscito dai radar e si è ritrovato addirittura in posizione 832 del ranking ATP. L’infortunio all’anca, la decisione di operarsi, il ritiro anticipato a Wimbledon e la recente eliminazione al secondo turno dello US Open ci fanno presagire un viale del tramonto molto prossimo all’orizzonte.

Sarà veramente difficile per lui la risalita. Ne abbiamo avuto conferma nel match con Verdasco, che ci ha mostrato un Murray con lacune fisiche enormi, sembrava zoppicare tra uno scambio e l’altro. Il suo gioco è rimasto ad altissimi livelli ma, per sua natura, deve essere supportato da una condizione fisica ottimale. Altrimenti, come abbiamo visto, perde tutta la sua efficacia.

Il primo titolo vinto a Wimbledon e la medaglia d’oro all’Olimpiade di Londra saranno sempre i traguardi più importanti di una carriera di primissimo livello. Raggiunto il suo apice massimo nel 2016, quando raggiunse la prima posizione del ranking per restarci per 41 settimane, ha iniziato una discesa verticale dalla metà del 2017, complice l’infortunio, che sembra averlo portato inesorabilmente a un bivio. Ritirarsi con questo bagaglio di titoli o tornare a sgomitare dal basso?

A 31 anni troverà la salute fisica, la forza mentale e gli stimoli giusti per riprendersi? Forse vedere i suoi rivali di sempre banchettare alla faccia sua potrà essere un ottimo stimolo iniziale. Crediamo che non ci sia modo migliore per pizzicare il suo carattere competitivo.

Ovviamente noi amanti del tennis speriamo che possa ritornare là dove merita, ricomponendo presto i Big Four che ci hanno più volte fatto saltare sul divano. C’mon Andy!

Qui la sintesi video del match tra Murray e Verdasco a New York

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie